Nel corso della fase di sperimentazione, sono stati raccolti dei casi studio e delle testimonianze al fine di condividere le esperienze degli studenti e degli insegnanti.

I casi studio raccolti trattano 4 diversi temi:

Ciascun episodio coinvolge diversi soggetti (studenti, insegnanti, ecc.), per questa ragione diviene fondamentale sia adottare una prospettiva olistica, sia concentrarsi sui diversi attori al centro di ciascun caso studio.

In che modo la Didattica delle Emozioni può aiutare i ragazzi?

In questa sezione presenteremo alcuni casi studio che mostrano come gli studenti hanno reagito all’implementazione della Didattica delle Emozioni ed i benefici che essi ne hanno tratto. Gli studenti che si sentono soli in classe, creano una spirale negativa: chi si sente solo, spesso adotta un atteggiamento particolarmente aggressivo o cerca di rendersi invisibile. In entrambi i casi la risposta dei compagni di rado è costruttiva e contribuisce ad isolare ancor di più lo studente. Queste tecniche ci permettono di cambiare prospettiva e di innescare dinamiche empatiche.

CASO STUDIO 1

Uno degli studenti della classe credeva di non piacere a nessuno e si sentiva incompreso. I suoi compagni erano troppo vivaci ed irrequieti. Gli insegnanti non riuscivano a comprendere le ragioni di questo forte disagio. Il ragazzo preferiva allontanarsi dai compagni e stare da solo. D’altra parte, il fatto di non avere amici con cui parlare lo rattristava.

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CASO STUDIO 2

Lo studente soffriva di un deficit di attenzione e di concentrazione, il suo rendimento era calato in maniera molto rapida. Si distraeva facilmente, cambiava spesso attività e si stancava quasi subito. Era difficile per lui aspettare il proprio turno o attendere che l’insegnante finisse di parlare. Non sapeva aspettare né rinunciare ai propri bisogni.

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CASO STUDIO 3

Quest’attività è servita a sviluppare le competenze emotive e l’empatia degli studenti permettendo loro di riconoscere le emozioni altrui. L’attività “Indovina come mi sento” è perfetta per favorire la cooperazione all’interno della classe.

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Intervista agli studenti Italiani

Intervista agli studenti Turchi

Il punto di vista degli insegnanti

I seguenti casi studio descrivono le azioni intraprese dagli insegnanti al fine di sostenere i propri allievi. Leggerai di decisioni prese sul momento o di specifiche modifiche apportate alle tecniche che hanno permesso agli studenti di superare un momento di impasse, di sentirsi integrati ed amati. Il nostro intento è quello di mostrare dei piccoli punti di svolta.

CASO STUDIO 1

L’insegnante ha scelto di implementare le tecniche della Didattica delle Emozioni in una delle sue classi perché sentiva il bisogno di creare un’atmosfera più coesa all’interno della classe. A suo parere gli studenti erano troppo distanti ed incapaci di comunicare fra loro.

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CASO STUDIO 2

È connessa al tema dell’espressione delle emozioni per gli alunni della scuola dell’infanzia nel corso dell’implementazione dell’attività legata al “cartellino delle emozioni”.

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Intervista agli insegnanti Italiani

Migliorare la coesione all’interno della classe

Le tecniche della Didattica delle Emozioni non servono solo a dare una mano ai singoli studenti, l’intera classe, infatti, può ottenere dei vantaggi quali una maggiore coesione e un più forte senso di appartenenza a un gruppo. Man mano che gli studenti imparano a conoscere i sentimenti dei loro compagni, comprendono la vicinanza delle loro emozioni e cominciano a provare una maggiore empatia. Spesso la condivisione di un’esperienza (“Siamo una classe consapevole delle proprie emozioni”) crea un senso di familiarità, dato dal prendere parte insieme ad attività inusuali e speciali. Le tecniche della Didattica delle Emozioni, inoltre, contribuiscono a far migliorare i rapporti fra studenti ed insegnanti. La prossima sezione è dedicata a queste storie.

CASO STUDIO 1

C’era un autentico conflitto all’interno della classe, dal momento che una delle allieve era solita derubare i propri compagni. Sfortunatamente la ragazza è stata espulsa, ma grazie alla cassetta della posta, la classe è riuscita ad esprimere le proprie emozioni, perdonare la ragazza e tornare più unita di prima.

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CASO STUDIO 2

Il docente di letteratura ha deciso di coinvolgere gli allievi in un corso extra-curriculare basato su una delle tecniche della Didattica delle Emozioni: il laboratorio di ricerca.

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CASO STUDIO 3

Una classe di studenti del liceo con difficoltà nell’interagire, esprimere, riconoscere e riconoscere le emozioni, che sono riusciti a superare le loro paure servendosi della tecnica “La sedia che scotta”.

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Coinvolgere una comunità più ampia (colleghi, genitori)

Nell’ambito del progetto EUMOSCHOOL sono stati solo pochi insegnanti per istituto ad aver deciso di implementare le tecniche della Didattica delle Emozioni nelle loro classi. Tuttavia, è essenziale che la comunità nel suo insieme accolga quest’approccio allo scopo di supportare la trasmissione di valori e di un modo speciale di concepire la vita emotiva agli studenti. Per questa ragione, diviene fondamentale cercare di coinvolgere l’intera comunità, includendo i colleghi, i genitori, ecc. In questa sezione presenteremo alcuni esempi positivi in questo senso.

CASO STUDIO 1

Il sostegno del preside e dei colleghi è fondamentale per implementare le tecniche della Didattica delle Emozioni.

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CASO STUDIO 2

Una nuova studentessa si è unita alla classe nel settembre 2016. La classe si era formata circa un anno prima ed era molto affiatata. La nuova arrivata aveva delle difficoltà ad interagire con il nuovo gruppo e si sentiva sotto pressione.

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