TECNICA IMPLEMENTATA  Il sacchetto delle emozioni
Paese Ungheria
Età degli studenti coinvolti Quinta elementare – Studenti di età compresa fra i 10 e gli 11 anni
Contesto  Una scuola pubblica di Paeseside, con allievi di quinta elementare
Occorrente Una piccola borsa, un sacchettino o una scatola di fiammiferi per ciascun allievo, strisce di carta colorate.
Competenze emotive Capacità di riconoscere le emozioni
Competenze trasversali  Competenze sociali e civiche
Descrizione della tecnica Il principale obiettivo di quest’attività consiste nel riconoscere e categorizzare le emozioni mediante i colori.

All’inizio della fase di sperimentazione, la classe ha scelto quali colori abbinare a ciascuna emozione (blu=stanchezza; giallo=felicità; arancione=tensione; nero=depressione; verde chiaro=benessere; grigio=irritabilità; marrone=malessere; rosso=amore; bianco=neutralità; verde scuro=leggero malessere).

All’inizio della lezione di letteratura, il venerdì mattina, l’insegnante ha chiesto agli allievi di scegliere una delle striscioline colorate che potesse rappresentare il loro stato emotivo. Quindi, hanno discusso per cinque minuti delle loro scelte. A guidare la discussione è stata l’insegnante che:

  • ha fatto riferimento ai sentimenti espressi nel corso delle lezioni precedenti (“Ricordo che avevi scelto il blu anche all’inizio della settimana, quando è stato? Mercoledì?”)
  • li ha incoraggiati a motivare le loro scelte (“Ho visto che ieri hai scelto il giallo…cos’è che ti rende così ottimista?”);
  • ha chiesto agli allievi di osservare il disegno del corpo umano appeso alla porta della classe (cfr. attività Corpo ed emozioni) per capire se potevano associare il dolore/la sensazione ad una parte del corpo (Sì, hai dei crampi. Dove? Allo stomaco?)
  • ha chiesto agli allievi di indovinare le sensazioni provate dai loro compagni nel corso della settimana.

Al termine della discussione, hanno parlato del romanzo che avevano letto. Hanno lavorato sui personaggi per un po’, quindi – a ciascun gruppo è stato assegnato un episodio del romanzo. Hanno avuto a disposizione qualche minuto per prendere nota dei sentimenti provati dai personaggi, servendosi dei colori. Infine, hanno analizzato insieme i risultati.

Modifiche apportate
  • L’insegnante ha scelto di associare questa tecnica all’attività sul corpo e sulle emozioni, nel corso della quale gli allievi devono disegnare il corpo umano per poi trascrivere sentimenti ed emozioni in corrispondenza di una determinata parte del corpo, servendosi degli stessi colori utilizzati nel corso dell’attività della borsa delle emozioni
  • L’insegnante è riuscita ad inserire il filo conduttore delle emozioni anche durante la lezione di letteratura: i bambini hanno dovuto interpretare i sentimenti del personaggio del romanzo da analizzare servendosi del codice già concordato.

Queste due modifiche servono a creare un legame ancor più forte fra colori e sentimenti, aiutando i bambini a riconoscerli.

L’opinione degli insegnanti “Ho notato che, dopo qualche tempo, i bambini sono divenuti più indipendenti, ad esempio hanno saputo riparare da soli le loro scatole di fiammiferi. Ho visto una bambina prendere il colore giallo fluorescente per indicare il suo stato emotivo, ha creato un quadernino con delle piccole tasche, in cui si è messa a collezionare le sue striscioline colorate. I bambini hanno cercato di personalizzare quest’attività.”

“A un certo punto, ho anche proposto alcune varianti, perché i bambini cominciavano ad annoiarsi. Ho notato che sceglievano i colori velocemente, perché vedevano che stavo per entrare in classe e se ne erano dimenticati. Quindi, quando ho capito che stava diventando una procedura di routine, ho ideato delle attività più complesse, come “Presta attenzione allo stato emotivo di uno dei tuoi compagni di classe, un amico oppure uno che non conosci molto bene” oppure “Presta attenzione a una persona di un sesso diverso dal tuo”, ecc.

L’opinione degli studenti “È bellissimo poter condividere i nostri sentimenti.”

“Se siamo di cattivo umore, possiamo parlarne e spiegare le nostre ragioni. C’è uno dei nostri compagni che è sempre stanco il mercoledì.”

“Sì, sono sempre stanco il mercoledì. Abbiamo 10 ore di lezione.”

“Quindi, tutta la classe sa che per te il mercoledì è una giornata complicata.”