Paese | Ungheria |
Data/Durata | Anno scolastico 2016/2017 |
Soggetti interessati | Comunità scolastica |
Età degli studenti | Studenti di età compresa fra i 13 e i 14 anni |
Contesto | Una scuola pubblica di Paeseside, frequentata da numerosi studenti svantaggiati o con bisogni speciali. |
Tematica trattata | Il sostegno del preside e dei colleghi è fondamentale per implementare le tecniche della Didattica delle Emozioni. |
Descrizione del caso studio | Il preside e la vicepreside della scuola hanno preso parte al programma sperimentale del progetto Eumoschool.
Uno dei criteri utilizzati per selezionare le scuole che avrebbero dovuto prendere parte alla seconda fase di sperimentazione del progetto era, infatti, di avere almeno due insegnanti che avevano partecipato al programma di formazione, in modo che questi potessero sostenersi l’un l’altro. In questo caso, una delle insegnanti era anche il preside della scuola, mentre l’altra la sua vice. Insegnavano anche in una delle classi della scuola, in cui sono state implementate le tecniche della Didattica delle Emozioni nel corso dell’intero anno scolastico. La scuola si trova in un piccolo paese in cui vivono molte persone economicamente e socialmente svantaggiate. La maggior parte degli allievi della scuola non aveva mai parlato di emozioni né in classe, né a casa. Quindi, una volta avviato il programma della Didattica delle Emozioni, hanno dovuto creare pian piano un’atmosfera in cui condividere le emozioni fosse del tutto normale. All’inizio sembrava molto difficile, ma col tempo gli allievi si sono abituati. La scuola sembra avviata verso il coinvolgimento di una comunità più ampia nel programma. Il fatto che la preside sia stata coinvolta nel progetto fin dall’inizio ne ha garantito l’implementazione. Nonostante siano state preside e vicepreside ad implementare le tecniche, anche gli altri colleghi sono stati incuriositi dai racconti dei bambini. Preside e vicepreside hanno anche organizzato un corso di formazione rivolto agli insegnanti in un periodo dell’anno particolarmente favorevole per permettere loro di approfondire le altre tecniche senza caricarsi di ulteriori responsabilità. Ciò dimostra che l’intento di diffondere la Didattica delle Emozioni fra gli insegnanti deve accompagnarsi alla capacità di riconoscere le esigenze del personale scolastico, in modo da vincerne le resistenze. Si è tentato, inoltre, di presentare il progetto agli abitanti del paese attraverso la pubblicazione su un giornale locale di un articolo sulla Didattica delle Emozioni e sul suo utilizzo nelle scuole. Tale azione è volta a creare una maggiore consapevolezza nei confronti dell’educazione emotiva, coinvolgendo non solo gli allievi ed il personale docente, ma anche i genitori e la società civile. |